Al via la seconda valutazione Schengen della Svizzera

Berna, Comunicato stampa, 10.12.2013

La Svizzera si sottoporrà per la seconda volta alla procedura di valutazione Schengen. Nel 2014 alcuni esperti di altri Stati Schengen e dell’Unione europea (UE) verificheranno se il nostro Paese applica correttamente le prescrizioni Schengen. Saranno in particolare sottoposti a verifica la protezione dei dati, i controlli alle frontiere esterne (aeroporti), il sistema d’informazione Schengen (SIS), la cooperazione in materia di polizia e i visti. L’odierna presentazione della Svizzera al competente gruppo di lavoro del Consiglio UE ha ufficialmente dato inizio alla procedura di valutazione.

Il 12 dicembre 2013 ricorre il quinto anniversario dell'entrata in vigore dell'accordo di associazione della Svizzera a Schengen. Il superamento nel 2008 del processo di valutazione è stato il presupposto per dare inizio alla cooperazione operativa con gli altri Stati Schengen. Dopo una simile valutazione iniziale, gli Stati Schengen sono sottoposti ogni cinque anni circa a un'altra valutazione al fine di garantire che detti stati continuino ad applicare correttamentetutti gli sviluppi dell'acquis di Schengen.

Oggi è ufficialmente iniziata a Bruxelles la procedura di valutazione della Svizzera, la quale ha presentato l'attuazione e l'applicazione delle prescrizioni Schengen nel nostro Paese. Sono state illustrate al gruppo di lavoro del Consiglio UE "SCH-EVAL" le principali modifiche, giuridiche e operative, introdotte dall'ultima valutazione. 

Tre tappe
La valutazione Schengen prevede tre tappe. Nella prima fase gli esperti acquisiranno una visione d'insieme sull'attuazione e l'applicazione delle prescrizioni Schengen in Svizzera. Accanto alla citata presentazione, la Svizzera ha affrontato i temi delle 200 domande cui aveva precedentemente risposto per iscritto.

La seconda fase prevede quattro visite di valutazione in Svizzera e una presso due rappresentanze svizzere all'estero. Gli esperti degli altri Stati Schengen e dell'UE esamineranno sul posto se la Svizzera attua e applica correttamente le disposizioni Schengen. Le visite, che si terranno tra marzo e giugno 2014, si concentreranno sulla cooperazione in materia di polizia, la protezione dei dati, l'emissione dei visti, i controlli alle frontiere esterne e il sistema d'informazione Schengen. Gli esperti evidenzieranno eventuali lacune e potranno elaborare raccomandazioni e proposte di miglioramento, inoltre redigeranno una serie di rapporti di valutazione che saranno discussi e approvati in seno al gruppo del Consiglio "SCH-EVAL".

Nella terza fase, la Svizzera presenterà al gruppo di lavoro del Consiglio un rapporto su eventuali misure adottate in base alle raccomandazioni. La valutazione si concluderà formalmente a livello ministeriale con l'adozione delle conclusioni da parte del Consiglio della UE.


Indirizzo per domande:

Daniel Wüger, Ufficio federale di giustizia, tel.+ 41 31 325 19 44


Editore

Dipartimento federale di giustizia e polizia