Comunicato stampa, 23.06.2020

La Svizzera svolgerà un ruolo importante nella ricerca di una soluzione pacifica della crisi libica: nell’ambito del cosiddetto «processo di Berlino» copresiederà, insieme ai Paesi Bassi e alle Nazioni Unite, il gruppo di lavoro volto a promuovere il rispetto del diritto internazionale umanitario e dei diritti umani. Il processo di Berlino è stato avviato nel gennaio del 2020 con l’obiettivo di raggiungere un cessate il fuoco duraturo in Libia. Il nuovo ruolo della Svizzera si inserisce nelle sue attività riguardanti la politica di pace in Libia e mira ad attuare gli obiettivi della strategia di politica estera 2020-2023 in materia di pace e sicurezza.

Al fine di sostenere il processo di pace dell’ONU con gli attori libici, il processo di Berlino mira a garantire la coerenza internazionale per creare le giuste condizioni che permettano di condurre un dialogo di pace in Libia. Per garantire l’attuazione delle conclusioni della Conferenza di Berlino è stato istituito un comitato internazionale di follow-up che si compone di quattro gruppi di lavoro: sicurezza, politica, economia e diritto internazionale umanitario/diritti umani (IHL-HR).

Il gruppo IHL-HR, copresieduto da Svizzera, Paesi Bassi e Nazioni Unite, ha il mandato di promuovere un maggiore rispetto del diritto internazionale umanitario e dei diritti umani tra tutte le parti in Libia. In concreto, mira a proteggere la popolazione e le infrastrutture civili, a preservare la missione medica, a garantire l’accesso umanitario e a far sì che vengano prese misure adeguate per la protezione della popolazione civile. 

La Svizzera collaborerà con i Paesi membri del processo di Berlino per attuare il mandato di questo gruppo di lavoro. Invita inoltre tutte le parti a sostenere gli sforzi della rappresentante speciale ad interim del Segretario generale dell’ONU, Stephanie Williams, nella ricerca di una soluzione politica, come suggerito dalle conclusioni della Conferenza di Berlino. 

In qualità di Stato depositario delle Convenzioni di Ginevra, la Svizzera ha una competenza riconosciuta nel campo del diritto internazionale umanitario e dei diritti umani. Il nostro Paese è impegnato in Libia dal 2011 in attività riguardanti la politica di pace e l’aiuto umanitario nonché tramite progetti legati alla migrazione. Inoltre, sostiene il lavoro del Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR) e delle organizzazioni umanitarie attive nelle varie parti del Paese. Infine, nel suo ruolo di Stato ospite, la Svizzera ospita i colloqui interlibici sotto l’egida delle Nazioni Unite.

Pace e sicurezza sono anche una priorità della strategia di politica estera 2020-2023 del Consiglio federale, che al suo interno prevede anche contributi alla risoluzione dei conflitti e al rafforzamento dei diritti umani. Poiché i conflitti armati innescano movimenti di fuga, la ricerca di soluzioni pacifiche ai conflitti contribuisce anche a ridurre l’immigrazione irregolare.


Informazioni supplementari:

Comunicato stampa UNSMIL (United Nations Support Mission in Libya)


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Ultima modifica 19.07.2023

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