Berna, Comunicato stampa, 30.06.2010

Nella sua seduta del 30 giugno 2010, il Consiglio federale ha approvato il rapporto intermedio della Svizzera 2010 sugli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (OSM). Il rapporto stila un bilancio intermedio di massima positivo del contributo svizzero alla realizzazione degli OSM e mostra, tramite numerosi esempi, come la Svizzera s’impegna per raggiungere questi obiettivi ad esempio nei settori acqua, salute e istruzione.

Nel 2000 la comunità internazionale di Stati ha definito otto Obiettivi di Sviluppo del Millennio (OSM) allo scopo di dimezzare tra l’altro la povertà nel mondo entro il 2015. Nel 2005, l’Assemblea generale dell’ONU ha tracciato un primo bilancio in occasione di una riunione al vertice cui seguirà, nel settembre 2010, un bilancio intermedio che verrà stilato insieme ai rappresentanti dei Governi di tutto il mondo. In vista di tale scadenza, il 30 giugno 2010 il Consiglio federale ha adottato il secondo rapporto intermedio dopo il 2005 concernente il contributo della Svizzera al raggiungimento degli OSM.
 
Secondo il rapporto del Consiglio federale, i progressi fatti sulla strada verso la realizzazione degli obiettivi da parte della comunità internazionale sono netti, ma variano in funzione della regione e dell’obiettivo. In Asia in particolare, alcuni Paesi hanno realizzato progressi significativi. I Paesi colpiti da conflitti, soprattutto al sud del Sahara, e in generale da catastrofi naturali sono in ritardo rispetto alla tabella di marcia. Gli effetti della crisi economica e finanziaria e i cambiamenti climatici pongono inoltre ulteriori ostacoli alla lotta contro la povertà, pregiudicando o addirittura annullando in parte i progressi finora raggiunti.

Attraverso esempi concreti, il rapporto illustra il contributo fornito dalla Svizzera per raggiungere gli OSM. Nel settore idrico, tra il 2002 e il 2007, i programmi di sviluppo elvetici hanno reso possibile l’accesso all’acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari di base ad almeno 1 850 000 persone in Bangladesh, Kirghizistan, Tagikistan, Uzbekistan, Moldova, Ungheria, Mozambico e Niger. Nell’Africa meridionale, la Svizzera si concentra in particolare sul settore della salute, nell’Africa occidentale nonché in Bangladesh e Bhutan soprattutto sul settore dell’istruzione. Nei Paesi e nelle regioni che si trovano in situazioni di post-conflitto e devono affrontare problemi di ordine pubblico-amministrativo, i risultati sono meno soddisfacenti.

Nel corso della seconda metà del 2010, il Consiglio federale sottoporrà al Parlamento il messaggio dello scorso 23 giugno concernente l’innalzamento dell’aiuto pubblico allo sviluppo allo 0,5 per cento del reddito nazionale lordo entro il 2015. Il Consiglio federale continua a impegnarsi per relazioni esterne coerenti e a favore dell’efficacia dei programmi e dei progetti nonché di tutte le attività svolte.
 
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