Berna, Comunicato stampa, 29.05.2010

L’adozione consensuale del documento finale dell’ottava Conferenza d’esame del Trattato di non proliferazione nucleare (TNP) rafforza la credibilità del regime di disarmo e non proliferazione in campo nucleare. La Svizzera considera importanti passi avanti soprattutto l’adozione di un piano d’azione, il riconoscimento della dimensione umanitaria e dell’applicabilità del diritto umanitario internazionale, nonché l’intesa su misure concrete per la creazione nel Medio Oriente di una zona libera da armi nucleari.

Dopo quattro settimane di trattative, l’ottava Conferenza d’esame del Trattato di non proliferazione nucleare (TNP) si è conclusa il 28 maggio 2010 con l’adozione consensuale di un documento finale. 

La Svizzera accoglie con favore questa intesa. Dopo il fallimento della Conferenza d’esame del 2005, gli Stati membri del TNP dimostrano così di aver ritrovato la capacità di dialogo e compromesso in uno degli ambiti più delicati delle relazioni internazionali. Rispetto ai risultati delle conferenze del 2000 e del 1995, questo documento finale contiene diversi, anche se relativamente modesti, passi avanti. L’intesa su un piano d’azione che comprende i tre pilastri del trattato consolida in modo globale il regime di disarmo e di non proliferazione in campo nucleare. Altri successi da menzionare sono l’aggiunta di nuovi punti nel piano d’azione per il disarmo nucleare e le misure concrete per la creazione nel Medio Oriente di una zona libera da armi nucleari. 

La Svizzera ha assunto un ruolo attivo nelle trattative, adoperandosi in particolare per il rafforzamento dei tre pilastri del trattato, per un piano d’azione più ampio nel campo del disarmo nucleare, per il miglioramento del sistema di garanzia dell’Agenzia Internazionale dell'Energia Atomica (AIEA) nell’ambito della non proliferazione e per l’affermazione del diritto all’impiego pacifico dell’energia nucleare. Inoltre, è stato possibile aprire un dibattito sulla dimensione umanitaria legata all’eventuale impiego di armi nucleari e sull’applicabilità del diritto umanitario internazionale. 

A margine della Conferenza, la Svizzera ha portato un ulteriore contributo al dibattito sul disarmo nucleare, presentando uno studio sulla delegittimazione delle armi nucleari, il quale affronta in modo critico la dottrina della dissuasione nucleare. La Svizzera sostiene l’idea di proibire l’impiego di armi nucleari per mezzo di una convenzione, come proposto dal Segretario generale dell’ONU Ban Ki-moon.


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