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Che esperienze hanno fatto i docenti nell’insegnamento dell’Olocausto? Quali spunti possono fornire per affrontare in modo adeguato questo difficile argomento? Le risposte possono essere diverse a seconda del contesto nazionale, per via della storia dei singoli Paesi e del loro rapporto con il passato. Uno degli obiettivi delle giornate internazionali di studio sull’istruzione presso l’Alta scuola pedagogica di Losanna è stato quindi mostrare ai docenti delle scuole diverse possibilità per perpetuare nel modo più efficace la memoria dell’Olocausto .
Le giornate di studio sono state organizzate dall’Alta scuola pedagogica di Losanna nel quadro della presidenza svizzera dell’IHRA. La conferenza si inserisce negli ambiti tematici dell’istruzione e della formazione, dei giovani e dei social media, che sono anche le priorità definite dalla Svizzera per il suo anno di presidenza. «Spiegare l’Olocausto alle giovani generazioni è un modo per mantenerne vivo il ricordo», ha affermato Benno Bättig, presidente in carica dell’IHRA, in apertura delle giornate di studio. Ha inoltre auspicato che, trasmettendo le conoscenze sull’Olocausto, si possa contribuire a sviluppare tra i giovani la consapevolezza delle conseguenze del razzismo e della discriminazione. La trasmissione delle conoscenze e della memoria dell’Olocausto è oggi tanto più importante se si considera che sono sempre meno i testimoni del tempo ancora in vita, per raccontare le atrocità vissute. Benno Bättig ha infine sottolineato l’importanza di trasmettere ai giovani anche la capacità di provare solidarietà per le sofferenze altrui e, se i tempi lo richiedono, prendere le parti dei più deboli.
Per colmare il vuoto lasciato dalla scomparsa dei sopravvissuti occorre trovare nuovi approcci. Uno di questi approcci, basato sui nuovi media, è offerto dall’app didattica «Fuggire dall’Olocausto», che dopo essere stata presentata alle sessioni plenarie dell’IHRA a Berna è stata fatta conoscere a un pubblico più vasto anche a Losanna. Lo sviluppo dell’app, che dall’inizio dell’estate 2018 potrà essere utilizzata dai giovani individualmente o a lezione, è stato sostenuto dalla presidenza svizzera dell’IHRA.
L’IHRA conta attualmente 31 Stati membri. Sotto la presidenza svizzera, la Bulgaria e l’Australia hanno compiuto un passo importante verso la piena adesione nel prossimo futuro. Tra i partner istituzionali dell’IHRA figurano, tra gli altri, l’ONU, il Consiglio d’Europa, l’Ufficio per le istituzioni democratiche e i diritti umani dell’OSCE e l’UNESCO. La Svizzera è membro dell’IHRA dal 2004. Ha assunto la presidenza nel marzo 2017, subentrando alla Romania, e il 6 marzo 2018 passerà il testimone all’Italia.
Informazioni supplementari:
Discorso di Benno Bättig, presidente in carica dell’IHRA
2017, anno della presidenza svizzera dell’International Holocaust Remebrance Alllicance
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