Comunicato stampa, 13.02.2019

La collaborazione tra la Svizzera e la commissione afgana per i diritti umani – un organo indipendente – è stata riconfermata per un ulteriore quinquennio. Thomas Gass, vicedirettore della DSC, e Sima Samar, presidente della commissione, hanno firmato oggi a Kabul il relativo accordo.

La creazione dell’Afghanistan Independent Human Rights Commission (AIHRC) risale al 2002 e fin dal principio ha goduto del sostegno della Svizzera. Dalla riapertura dell’ufficio di cooperazione a Kabul, il nostro Paese si adopera per il rispetto dei diritti umani, lo Stato di diritto e istituzioni affidabili nella nazione ai piedi dell’Hindukush. Con la ratifica odierna, la Svizzera ribadisce la fiducia nel lavoro della commissione. «L’AIHRC è uno strumento importante e affermato per la difesa dei diritti umani in Afghanistan. Un impegno prolungato si fonda sulla convinzione che, soprattutto in contesti difficili, la continuità è essenziale per raggiungere obiettivi concreti e per fare in modo che il nostro sostegno possa dare i risultati sperati», ha dichiarato Thomas Gass. Fino alla fine del 2023, la Svizzera destinerà cinque milioni di franchi ai lavori di promozione e di tutela dei diritti umani in Afghanistan.

Dal 2010, l’AIHRC è parte integrante del bilancio statale dell’Afghanistan, anche grazie all’attività diplomatica della Svizzera. L’obiettivo dichiarato del nostro Paese è far sì che il Governo afgano incrementi la propria partecipazione finanziaria e che l’AIHRC possa non solo contare sul sostegno finanziario – oltre che su quello politico – ma anche rimanere nelle voci del bilancio statale.

Nei 17 anni della sua attività, l’AIHRC ha ottenuto successi considerevoli, considerato il contesto difficile. È presente in tutte le 34 province del Paese e ha contribuito in maniera decisiva a plasmare la consapevolezza della popolazione afgana per quanto concerne i diritti umani. La commissione ha aiutato migliaia di vittime di violazioni di tali diritti e migliorato le condizioni di detenzione di centinaia di prigionieri. Ha inoltre fatto in modo che i diritti umani fossero sanciti a livello giuridico e fossero inclusi nei programmi scolastici. Grazie al suo costante e profondo impegno – e anche ai suoi donatori – l’AIHCR è oggi un organo rispettato a livello politico e sociale, che difende quanto conquistato e assicura nuovi progressi nel campo dei diritti umani in Afghanistan.


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