Comunicato stampa, 12.09.2018

Una solida formazione scolastica è alla base del successo economico e della coesione sociale – ed è quindi un elemento essenziale per lo sviluppo di un Paese. Per questo, in futuro la Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) intende promuovere maggiormente i punti di forza del sistema scolastico svizzero nei suoi Paesi partner. Uno studio commissionato dalla DSC evidenzia il valore aggiunto che le caratteristiche della formazione scolastica obbligatoria in Svizzera possono apportare alla cooperazione internazionale. Su questa base, la DSC punta ad avviare nuovi partenariati con istituti scolastici svizzeri, Cantoni e Comuni con l’obiettivo di rafforzare l’efficacia del suo impegno nel settore dell’istruzione attraverso il know-how svizzero e lo scambio di conoscenze.

Segnaletica orizzontale che raffigura la scritta «scuole» e il relativo cartello su una strada.
La DSC vuole aprire la strada a una buona istruzione scolastica per i bambini dei paesi partner. © DSC

Formazione scolastica di qualità, plurilinguismo e integrazione, organizzazione decentralizzata e democraticamente legittimata, buona preparazione alla vita lavorativa: queste e altre caratteristiche del sistema scolastico svizzero contribuiscono in modo significativo al successo economico e alla coesione sociale della Svizzera. Nel quadro del suo impegno nel campo della formazione, in futuro la DSC intende promuovere maggiormente questi punti di forza anche nei Paesi partner.
Per questo, ha incaricato l’Alta scuola pedagogica di Zugo di compiere uno studio sulle caratteristiche del sistema scolastico svizzero e su come queste possano costituire un valore aggiunto per la cooperazione internazionale. «Una solida formazione scolastica è la base dello sviluppo individuale, sociale ed economico ed è un investimento per il futuro», ha affermato Thomas Gass, vicedirettore della DSC, alla presentazione dei risultati dello studio. «In Svizzera, la formazione scolastica obbligatoria occupa un posto importante e di conseguenza gli investimenti in questo campo non possono mancare. È a questo approccio che la DSC si ispira nella cooperazione allo sviluppo: la formazione scolastica sta assumendo dunque un’importanza sempre maggiore per la DSC, accanto alla formazione professionale, un ambito oramai consolidato», ha aggiunto Gass.

Lo studio, basato su colloqui con circa 30 esperti del settore scolastico svizzero e completato da analisi e approfondimenti, ha individuato cinque caratteristiche del sistema scolastico di base svizzero particolarmente promettenti per la cooperazione allo sviluppo:
• la grande importanza attribuita alla scuola dell’obbligo dalla popolazione e dalle autorità, nonché la sua natura inclusiva;
• un’organizzazione del sistema scolastico decentralizzata e attenta alle esigenze della popolazione;
• il plurilinguismo;
• la trasmissione di competenze professionalizzantiutili per la vita di tutti i giorni durante la scuola dell’obbligo;
• la forte permeabilità del sistema educativo.

Tutte queste caratteristiche sono valide fonti di ispirazione perché costituiscono buone prassi anche a livello internazionale.

Per arricchire i partenariati esistenti con altre organizzazioni attive nella cooperazione allo sviluppo, sulla base degli esiti dello studio, la DSC vuole rafforzare la collaborazione con istituzioni svizzere del settore scolastico, con Cantoni e Comuni. Questo approccio vuole favorire gli scambi diretti di esperienze e di conoscenze tra specialisti e responsabili del sistema scolastico in Svizzera e nei Paesi partner della DSC. La DSC intende così rafforzare in modo duraturo la cooperazione internazionale della Svizzera nel settore scolastico, sfruttando il know-how elvetico.

La DSC opera da molto tempo a favore di un accesso alla formazione paritario ed esteso a tutti, in particolare ai gruppi più svantaggiati, come i bambini e i giovani esclusi dal sistema scolastico, quelli che vivono in zone di conflitto, i figli di nomadi o profughi e, più in generale, la popolazione povera delle aree rurali. Attualmente, il suo impegno nel campo della formazione scolastica contempla 60 progetti in 18 Paesi – principalmente nell’Africa subsahariana, nel Medio Oriente e nell’Asia meridionale e orientale. Con successo: ad esempio, grazie al sostegno della Svizzera, negli ultimi quattro anni, 500 000 bambini del Mali hanno fatto progressi nella lettura, nella scrittura e nel calcolo e hanno potuto frequentare la scuola nonostante il conflitto in corso nel loro Paese.

Questo impegno è indispensabile se si pensa che, ancora oggi, in tutto il mondo, circa 263 milioni di bambini non hanno accesso all’istruzione scolastica a causa della povertà, della mancanza di scuole, di barriere culturali, guerre o migrazioni forzate. Inoltre 330 milioni di bambini, pur frequentando una scuola, non imparano e non fanno progressi a causa della scarsa qualità dell’insegnamento. Di fronte a questa situazione, il Parlamento ha raddoppiato i mezzi per l’istruzione di base e la formazione professionale nell’ambito del messaggio concernente la cooperazione internazionale 2017-2020.


Informazioni supplementari:

Rapporto finale ”Buone pratiche nell’insegnamento scolastico svizzero e potenziale valore aggiunto per la DSC” (Francese)
Opuscolo ”Spunti per la cooperazione internazionale nel settore dell’istruzione – Esperienze con il sistema scolastico svizzero”
DSC – il diritto di ognuno a un’istruzione di base


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Ultima modifica 19.07.2023

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