Comunicato stampa, 05.08.2018

La consigliera federale Sommaruga, capo del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP), si trova nello Sri Lanka per una visita di lavoro di quattro giorni, finalizzata a intensificare la cooperazione tra i due Paesi. Coglierà inoltre l’occasione per farsi un’idea dell’impegno svizzero in svariati ambiti, quali la riconciliazione, l’elaborazione del passato e il rafforzamento dello Stato di diritto. Sono in programma anche la firma di una dichiarazione d’intenti per un partenariato migratorio e una serie di incontri con rappresentanti governativi, dell’opposizione e della società civile.

La consigliera federale Sommaruga è accompagnata da una delegazione mista del DFGP e del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE). Tra le altre cose, è prevista la visita di un programma riguardante la migrazione regolare dei lavoratori, diretto dalla Direzione dello sviluppo e della cooperazione del DFAE.

Varie centinaia di migliaia di persone provenienti dallo Sri Lanka emigrano ogni anno negli Stati del Golfo o in Paesi asiatici per cercarvi lavoro. La Svizzera sostiene l'attuazione della politica del Governo srilankese in materia di migrazione per lavoro. I lavoratori migranti ricevono informazioni sui loro diritti, assistenza giuridica e consulenza, al fine di proteggerli meglio dallo sfruttamento. Inoltre la Segreteria di Stato della migrazione (SEM) sostiene progetti di formazione professionale nello Sri Lanka che permettono ai giovani srilankesi di migliorare le loro prospettive sul mercato del lavoro del loro Paese.

Incontro con il presidente e il primo ministro

Sono inoltre in programma incontri con il presidente dello Sri Lanka Maithripala Sirisena, il primo ministro Ranil Wickremesinghe e il ministro di giustizia Thalatha Atukorale, nonché colloqui con la Commissione nazionale per i diritti dell'uomo e l'Ufficio per i dispersi. Queste due commissioni statali indipendenti svolgono un ruolo importante per l'elaborazione del passato e lo Stato di diritto. La Svizzera intrattiene stretti contatti con entrambe e sostiene finanziariamente la Commissione nazionale per i diritti dell'uomo.

È inoltre previsto un incontro Rajavarothiam Sampanthan, capo dell'opposizione e del partito tamil che ha raccolto il maggior numero di voti, la Tamil National Alliance (TNA). Sampanthan e la consigliera federale Sommaruga parleranno anche della situazione della minoranza tamil nello Sri Lanka.

Intensificare una cooperazione consolidata

Nel 2016 la Svizzera e lo Sri Lanka hanno stipulato un accordo migratorio, punto di partenza per una cooperazione più intensa nell'ambito del ritorno volontario di richiedenti l'asilo e il reinserimento dei rimpatriati.

Per intensificare la cooperazione ben consolidata e l'impegno svizzero in loco, la Svizzera e lo Sri Lanka intendono firmare una dichiarazione d'intenti sull'istituzione di un partenariato migratorio. Sulla falsariga di quelli che la Svizzera ha concluso con altri cinque Paesi, la cooperazione nel quadro di un tale partenariato comprende i settori della migrazione e dello sviluppo. L'accento con lo Sri Lanka è posto sul processo di riconciliazione e la riforma costituzionale, l'elaborazione del passato, la formazione e il perfezionamento dei giovani nonché la migrazione sicura dei lavoratori srilankesi nella regione stessa.

Per i suoi partenariati migratori la Svizzera ha scelto di seguire un approccio globale ("Whole of Government Approach"), che tiene conto di tutti gli aspetti politici in questione. Il partenariato con lo Sri Lanka figura tra gli obiettivi della politica migratoria estera del Consiglio federale, come dichiarato nel rapporto del 25 aprile 2018 e comunicato alle competenti commissioni parlamentari. La firma della dichiarazione d'intenti è stata approvata dal Consiglio federale l'8 giugno 2018.

Particolare importanza per la Svizzera

Da decenni lo Sri Lanka riveste particolare importanza per la politica migratoria estera della Svizzera: in seguito alla guerra civile di quasi trent'anni, conclusasi nel 2009, molti profughi del conflitto armato hanno trovato rifugio nel nostro Paese. Oggi la Svizzera ospita circa 51 000 Srilankesi, di cui circa la metà ha ormai acquisito la cittadinanza elvetica. In parallelo, negli ultimi anni è nettamente calato il numero di domande d'asilo.

L'efficace cooperazione già in atto per il ritorno di richiedenti l'asilo srilankesi verrà portata avanti sulla base dell'accordo migratorio del 2016. Svizzera e Sri Lanka intendono continuare a incoraggiare il ritorno volontario. Un gruppo peritale congiunto intrattiene contatti continui per discutere e chiarire, all'occorrenza, problemi concreti legati alla cooperazione nell'identificare le persone, procurare documenti e organizzare le partenze. Questo approccio ha dato buoni frutti, ragion per cui il nuovo partenariato migratorio non si concentra su questioni inerenti al ritorno.

Il partenariato previsto non influirà nemmeno sulla prassi decisionale della SEM, che nel suo consueto esame di ogni caso individuale continuerà a tenere conto della situazione concreta in Sri Lanka e delle carenze nel settore dei diritti umani tuttora presenti.

Ulteriori informazioni in Internet

Ulteriori informazioni sulle relazioni tra la Svizzera e lo Sri Lanka, come pure sulle differenze tra accordo di riammissione, accordo migratorio e partenariato migratorio figurano in Internet.


Informazioni supplementari:

Dossier web


Indirizzo per domande:

Servizio d’informazione DFGP, +41 58 462 18 18


Editore

Dipartimento federale di giustizia e polizia
Dipartimento federale degli affari esteri

Ultima modifica 19.07.2023

Contatto

Comunicazione DFAE

Palazzo federale Ovest
3003 Berna

Telefono (solo per i media):
+41 58 460 55 55

Telefono (per tutte le altre richieste):
+41 58 462 31 53

Inizio pagina