Comunicato stampa, 13.04.2017

Durante la sua seduta del 12 aprile il Consiglio federale ha incaricato il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) di preparare l’introduzione di un nuovo sistema per tutte le categorie di personale trasferibile del Dipartimento. L’obiettivo di questo cambiamento è considerare meglio le prestazioni e la corrispondenza tra compiti e competenze rispetto al principio di anzianità. Per tenere conto delle peculiarità dell’obbligo di trasferimento – che impone alle collaboratrici e ai collaboratori che operano nell’ambito della politica estera svizzera di assumere una nuova funzione ogni quattro anni – sono previste alcune misure di accompagnamento. Il nuovo sistema entrerà in vigore nel 2019.

L’ambiente sempre più complesso in cui opera il DFAE lo spinge ad adattare continuamente la rete esterna (ambasciate integrate, centri consolari regionali) e le priorità (lavoro in contesti fragili). A questi sviluppi, deve corrispondere una politica del personale coerente. Il Consiglio federale ha pertanto incaricato il DFAE di preparare l’introduzione di un nuovo sistema di sviluppo professionale per tutti i collaboratori trasferibili del DFAE. Il nuovo sistema garantirà pari trattamento a tutto il personale del DFAE detto «trasferibile», ossia al personale diplomatico e consolare e a quello della DSC sottoposto a rotazione.

In concreto, i due sistemi di sviluppo professionale e di remunerazione che ora coesistono al DFAE saranno armonizzati: il sistema di carriera (o semi-funzionale), che è cambiato poco negli ultimi decenni, sarà sostituito, dal 2019, con un sistema detto «funzionale», che si applica già al personale soggetto a rotazione della Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC), del resto del Dipartimento e di tutta l’Amministrazione federale. Tutte le collaboratrici e tutti i collaboratori trasferibili avranno dunque un quadro di riferimento comune e unificato, che è stato discusso con i rappresentanti del personale. Oltre a offrire al personale del DFAE l’opportunità di partecipare in modo più attivo alla strutturazione del proprio percorso professionale e a garantire un processo di trasferimento basato su criteri trasparenti, il nuovo sistema permetterà al Dipartimento di reagire con maggiore flessibilità alle nuove priorità della politica estera.

L’obbligo di trasferimento e le sue peculiarità non saranno messi in discussione. A questo scopo, il cambiamento approvato dal Consiglio federale è accompagnato da una serie di misure per facilitare il passaggio del personale trasferibile al sistema funzionale. Tenuto per contratto a cambiare posto ogni quattro anni, il personale trasferibile è, per questa ragione, più esposto a diminuzioni di salario di altre categorie del Dipartimento e dell’Amministrazione federale. Datore di lavoro responsabile, il DFAE intende dunque ridurre questo rischio – che non esiste nel sistema attuale – attraverso misure di accompagnamento e continuare a offrire ai propri collaboratori prospettive di sviluppo salariale che coprano tutta la carriera all’interno del Dipartimento.

Con questa decisione, il Consiglio federale completa la propria risposta alle sei raccomandazioni formulate dalla Commissione della gestione del Consiglio degli Stati (CdG-S) nel rapporto intitolato «Adeguatezza del personale nel servizio diplomatico» (26 febbraio 2016). L’Esecutivo aveva già preso parzialmente posizione in merito a queste raccomandazioni nel suo parere del 18 maggio 2016 e aveva chiesto al DFAE di avviare un processo di analisi relativo, in particolare, all’abbandono del servizio di carriera per i servizi consolari e diplomatici (raccomandazione 1) e al miglioramento della corrispondenza tra i compiti e le competenze (raccomandazione 2).


Informazioni supplementari:

Parere del Consiglio federale del 18 maggio 2016 sul rapporto della CdG-S «Adeguatezza del personale nel servizio diplomatico» del 26 febbraio 2016


Rapporto che accompagna la proposta al Consiglio federale del 12 aprile 2017 (fr)(pdf, 250kb)


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Ultima modifica 19.07.2023

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