Comunicato stampa, 13.09.2016

La Svizzera ha inviato in Ucraina orientale un nuovo convoglio umanitario con 3500 tonnellate di sabbia di quarzo destinate alle centrali idriche del Donbas, per filtrare e rendere potabile l’acqua. Da questa risorsa essenziale dipendono milioni di persone su entrambi i lati della linea di contatto.

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Dall’inizio di settembre, la sabbia è stata trasportata con vari convogli ferroviari dall’Ovest dell’Ucraina verso la città di Kostjantynivka, nei pressi della linea di contatto, dove si sono svolte le procedure di sdoganamento. Partito dalla città, il primo convoglio ha poi attraversato la linea di contatto ed è giunto oggi alle centrali idriche del Donbas, nei pressi di Donec’k, dove la sabbia viene purificata in un apposito impianto prima di essere usata per filtrare l’acqua.

L’azione umanitaria della Svizzera ha subito ritardi all’ultimo minuto, dopo che lo scorso venerdì i binari nella parte non controllata dal Governo sono stati danneggiati da un’esplosione. Non è chiaro chi l’abbia causata.

Complessivamente, saranno inviati in questa regione circa 50 vagoni ferroviari carichi di materiale. «Sostenendo le centrali idriche del Donbas, aiutiamo milioni di persone che si trovano in una situazione precaria su entrambi i lati della linea di contatto. L’acqua è vita», dichiara Manuel Bessler, delegato per l’aiuto umanitario, espressione dell’impegno della Svizzera.

Con gli invii precedenti, l’Aiuto umanitario della Confederazione, subordinato alla Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC), aveva fornito sostanze chimiche come solfato di alluminio e cloro, nonché materiale medico e medicinali. Tuttavia, per filtrare e produrre acqua potabile, oltre alle sostanze chimiche è necessaria anche la sabbia di quarzo.

Impiegata in una delle numerose fasi di potabilizzazione, la sabbia serve a filtrare meccanicamente l’acqua;  questo processo, col tempo, consuma i granelli, la cui efficacia diminuisce. Nella regione di Donec’k non vi sono cave di sabbia adatte. La Svizzera si è quindi attivata in questo settore.

Le 3500 tonnellate di materiale sono sufficienti per approvvigionare di acqua potabile circa quattro milioni di persone su entrambi i lati della linea di contatto per quasi un anno. Poiché si tratta di un convoglio umanitario, l’azienda che gestisce la cava in Ucraina occidentale ha deciso di fornire la sabbia a titolo gratuito.

Il convoglio umanitario è stato accompagnato e sostenuto da collaboratori della DSC e del Corpo svizzero di aiuto umanitario (CSA). Si tratta della quinta spedizione di aiuti da parte della Svizzera nella regione colpita dal conflitto dalla primavera del 2015. La DSC è a oggi la sola istituzione statale che organizza trasporti umanitari a poter attraversare la linea di contatto nell’Est dell’Ucraina.


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Ultima modifica 19.07.2023

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