Berna, Comunicato stampa, 10.07.2015

In occasione dell’anniversario dell’Atto finale di Helsinki, firmato il 1° agosto 1975, l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) ha celebrato nella capitale finlandese il proprio atto costitutivo sottolineando come, durante la guerra fredda, i relativi principi improntati al dialogo e alla comprensione abbiano contribuito a gettare «ponti» tra le parti in conflitto. Nel suo discorso, il consigliere federale Didier Burkhalter ha esortato gli Stati partecipanti dell’OSCE a dare prova, ancora una volta, di una comprensione comune dei principi contenuti nell’Atto, in questo periodo caratterizzato dal conflitto in Ucraina e dalla crisi della sicurezza in Europa.

Discorso del consigliere federale Didier Burkhalter in occasione dell'incontro ad alto livello dell'OSCE per commemorare la sottoscrizione dell'Atto finale di Helsinki. ©

A 40 anni dalla firma dell’Atto finale di Helsinki, che ha dato vita all’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE), il consigliere federale Didier Burkhalter ha espresso oggi, nella capitale finlandese, parole di elogio per il documento costitutivo: «Per la prima volta dal 1815 i rappresentanti di tutti gli Stati europei si sono riuniti attorno a un tavolo per discutere insieme del futuro del continente» ha affermato il capo del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) a Helsinki in occasione della cerimonia organizzata per celebrare l’anniversario della firma. Burkhalter ha sottolineato l’importanza dell’Atto finale di Helsinki in quanto normativa comune europea e strumento di mediazione che unisce il continente da quattro decenni e che, per la prima volta, ha definito il rispetto dei diritti umani quale condizione indispensabile per la sicurezza internazionale.

Il capo del DFAE ha tuttavia anche osservato come, quarant’anni dopo la firma dell’Atto finale, si riscontrino una perdita di fiducia e un’alienazione strategica per quanto concerne alcune questioni importanti legate alla sicurezza. Il conflitto in Ucraina ha evidenziato l’attuale crisi della sicurezza in Europa, motivo per cui, come affermato dal consigliere federale Burkhalter nel suo discorso, la commemorazione della firma dell’Atto finale di Helsinki 40 anni fa deve rappresentare anche un incitamento  a discutere delle possibili soluzioni per porre fine alla crisi ucraina e ripristinare la sicurezza nel continente europeo. «Non abbiamo bisogno di nuove regole», ha precisato Burkhalter, «ma dovremmo condurre un dialogo su come garantire una comprensione comune dei principi di Helsinki». Burkhalter ha inoltre sottolineato come, durante la crisi ucraina, l’OSCE abbia dimostrato che è possibile mantenere aperto il dialogo e gettare «ponti» tra le parti belligeranti anche in situazioni di conflitto. Questa è una funzione importante che l’Organizzazione può e deve assumere anche nell’ambito del ripristino della sicurezza in Europa: un compito che, come ribadito da Burkhalter, va portato a termine anche per le generazioni future.

Incontro tra la troika e il presidente finlandese Niinistö

Dopo la cerimonia organizzata nella Casa Finlandia a Helsinki, dove il 1° agosto 1975 era stato firmato l’Atto finale, il consigliere federale Burkhalter ha partecipato a una riunione della troika dell’OSCE, che fornisce il proprio sostegno all’attuale presidenza dell’Organizzazione. Durante l’incontro odierno il capo del DFAE ha in particolare discusso con il ministro degli esteri serbo Ivica Dacic, presidente in carica dell’OSCE, e con Gernot Erler, incaricato speciale del Governo tedesco per la presidenza dell’OSCE nel 2016, della situazione in Ucraina e del ruolo dell’OSCE nella crisi nonché del lavoro del «gruppo di personalità ad alto livello». Questo gruppo, formato da esperte ed esperti provenienti dalla zona OSCE e incaricati di elaborare proposte per il rafforzamento dell’Organizzazione, intende anche sostenere gli Stati dell’OSCE nell’avvio di un dialogo ampio e costruttivo in materia di sicurezza. La troika ha infine parlato delle possibili soluzioni per aumentare il margine di manovra dell’OSCE. 

I membri della troika sono stati anche ricevuti dal presidente finlandese Sauli Niinistö per una visita di cortesia durante la quale si è discusso in particolare delle persistenti tensioni tra la Russia e l’Occidente nonché delle possibilità di ripristino della sicurezza in Europa. Il consigliere federale Didier Burkhalter e il presidente Niinistö si erano incontrati per l’ultima volta nell’aprile del 2014, quando il capo del DFAE, allora presidente della Confederazione, si era recato in Finlandia per una visita di Stato di due giorni.


Informazioni supplementari:

Discorso del consigliere federale Didier Burkhalter in occasione dell'incontro ad alto livello dell'OSCE per commemorare la sottoscrizione dell'Atto finale di Helsinki (en)
Atto finale di Helsinki
La Svizzera è membro della troika dell’OSCE
Relazioni bilaterali Svizzera–Finlandia


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Ultima modifica 19.07.2023

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