Berna, Comunicato stampa, 26.11.2015

Il consigliere federale Didier Burkhalter ha preso parte oggi a un forum di due giorni dedicato alla democrazia e organizzato a Berna dall’Istituto internazionale per la democrazia e l’assistenza elettorale (International Institut for Democracy and Electoral Assistance, IDEA). Nel suo discorso, Burkhalter ha affermato che la democrazia può funzionare solo se le autorità statali rispettano l’obbligo di rendere conto del proprio operato. La Svizzera ha assunto nel 2015 la presidenza del Consiglio degli Stati membri dell’IDEA, un’organizzazione composta di 28 Paesi e fondata 20 anni fa allo scopo di promuovere le istituzioni democratiche in tutto il mondo.

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È su invito della presidenza svizzera del Consiglio degli Stati membri dell’IDEA che oltre 150 esperti svizzeri e stranieri provenienti dal mondo politico, scientifico ed economico, dalla società civile e dai media si sono riuniti per due giorni a Berna. L’obiettivo era riflettere sull’importanza dell’obbligo di rendere conto del proprio operato da parte delle autorità di un Paese democratico, sulla sua concreta attuazione e sul ruolo e la partecipazione dei diversi attori coinvolti. Il motto della presidenza Svizzera era in effetti «l’obbligo di rendere conto del proprio operato come elemento centrale della democrazia», una tematica che è stata affrontata in workshop organizzati in varie regioni del mondo.

Lo scambio di esperienze concrete è stato al centro della giornata aperta da Manuel Sager, capo della Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC). Si è discusso, ad esempio, di come la Tunisia sia riuscita a garantire l’indipendenza della commissione elettorale anche in una difficile situazione di transizione e di quali effetti ha avuto il coinvolgimento delle cittadine e dei cittadini a livello locale e regionale per il processo di democratizzazione in Mongolia. L’obbligo di rendere conto del proprio operato svolge un ruolo importante anche nell’attuazione dell’Agenda 2030 per uno sviluppo sostenibile, approvata di recente dai capi di Stato e di Governo dei Paesi membri dell’ONU. La Svizzera, che si impegna attivamente in questo ambito, ha partecipato alla discussione esponendo le proprie esperienze. Il direttore Manuel Sager ha spiegato che, nell’attuazione dell’Agenda 2030, la DSC non intende introdurre strutture parallele bensì sostenere gli sforzi di riforma dei propri Paesi partner e le iniziative locali.

Nel suo discorso il consigliere federale Didier Burkhalter ha ribadito la volontà della Svizzera di compiere tutti i passi necessari per attuare l’Agenda 2030 a livello nazionale e per sostenere i Paesi partner nel processo di democratizzazione attraverso la cooperazione allo sviluppo. «Lo sviluppo è sostenibile solo quando va a beneficio di tutti, ovunque nel mondo, senza distinzioni e discriminazioni», ha detto il consigliere federale Burkhalter. L’obbligo di rendere conto del proprio operato è dunque un elemento fondamentale «che esige un sistema di controlli e di contrappesi tra i vari poteri dello Stato e la possibilità, da parte delle cittadine e dei cittadini, di partecipare ai processi democratici», ha aggiunto il capo del DFAE. 

Dopo il suo discorso, il consigliere federale Didier Burkhalter ha avuto un colloquio bilaterale con il vicesegretario generale dell’ONU Jan Eliasson e ha ricevuto il ministro degli esteri mongolo Lundeg Purevsuren per una visita di lavoro. Sarà la Mongolia ad assumere la presidenza dell’IDEA nel 2016.

L’IDEA è un’organizzazione internazionale fondata nel 1995, la cui sede si trova a Stoccolma e che ha lo statuto di osservatore presso l’ONU. Dal 2006, la Svizzera è uno dei 28 Stati membri. L’organizzazione dispone di uffici regionali in Africa, Asia e Pacifico, America Latina e Caraibi oltre che in Asia occidentale e Nord Africa. Obiettivo dell’IDEA è coadiuvare le istituzioni nell’introduzione di processi democratici efficaci, durevoli e legittimi.


Informazioni supplementari:

IDEA
Allocuzione del Consigliere federale Didier Burkhalter (en)


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Ultima modifica 19.07.2023

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