Berna, Comunicato stampa, 13.11.2015

Dal 9 al 13 novembre il segretario di Stato Yves Rossier si è recato in visita ufficiale in Israele e nel Territorio palestinese occupato. Le consultazioni politiche annuali con Israele e l’Autorità nazionale palestinese si sono incentrate, tra l’altro, sull’approfondimento delle relazioni bilaterali e sui recenti sviluppi nel conflitto del Vicino Oriente. Da anni la Svizzera si impegna per una pace equa e durevole sulla base di una soluzione di due Stati.

Il 9 novembre 2015, il segretario di Stato Rossier è stato accolto dal vicedirettore generale del Ministero degli affari esteri israeliano. Oggetto delle consultazioni politiche erano varie sfide nel conflitto del Vicino Oriente, tra cui la recente escalation di violenze tra israeliani e palestinesi, l’affievolirsi della speranza di pace della popolazione e la situazione a Gaza. Secondo il segretario di Stato Rossier, una pace durevole e giusta nel Vicino Oriente presuppone coerenza nel rispetto del diritto internazionale, in particolare del diritto internazionale umanitario e dei diritti umani. I due interlocutori hanno menzionato inoltre le possibilità di approfondimento delle relazioni bilaterali e hanno discusso degli attuali sviluppi nella regione, in particolare in Siria e Iran.

Il dialogo politico di ieri a Ramallah ruotava intorno alla tesissima situazione in Cisgiordania, Gerusalemme Est inclusa, nonché agli sforzi internazionali che mirano a riprendere il processo di pace. Il segretario di Stato Rossier e il viceministro degli affari esteri palestinese Tayser Farahat hanno inoltre fissato provvedimenti concreti volti a rafforzare le relazioni tra la Svizzera e l’Autorità nazionale palestinese. Un altro punto all’ordine del giorno era la riconciliazione palestinese, le cui sfide sono state accennate anche durante la visita di cortesia presso il primo ministro Rami Hamdallah, il ministro degli affari esteri Riad Malki e il capo dei servizi di informazione palestinesi Majed Faraj. La riconciliazione palestinese sarebbe un elemento centrale per uno Stato Palestina indipendente, duraturo, unito e democratico, ha dichiarato il segretario di Stato Rossier, sottolineando l’importanza di elezioni libere ed eque in un  prossimo futuro, aggiungendo che la Svizzera continuerà a sostenere questi sforzi in maniera decisa.

Oltre ai colloqui con i Governi, il segretario di Stato Rossier ha incontrato l’inviato speciale dell’ONU per il processi di pace nel Vicino Oriente Nickolay Mladenov, organizzazioni partner svizzere e attori della società civile in Israele e nel Territorio palestinese occupato. A Betlemme, il segretario di Stato ha inoltre visitato il campo profughi palestinese Aida, mentre a Haifa e Nazareth si è intrattenuto con i rispettivi sindaci e con Ayman Odeh, membro della Knesset e capo della «Joint List», sulla tematica della minoranza araba in Israele.

Il viaggio di cinque giorni nel Vicino Oriente del segretario di Stato Rossier è parte dell’impegno della Svizzera a favore della stabilità nei Paesi confinanti con l’Europa. L’impegno umanitario e nell’ambito della politica di sviluppo e di pace della Svizzera nel Vicino Oriente ammonta a 35 milioni di franchi all’anno. Il segretario di Stato Rossier ha esortato ambedue le parti a rispettare i loro obblighi in materia di diritto internazionale e ad attivarsi, in collaborazione con la comunità internazionale, per una ripresa delle trattative di pace.


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