Berna, Comunicato stampa, 13.03.2009

Il Consiglio federale ha approvato venerdì il mandato per i negoziati con l’Ue concernenti la partecipazione della Svizzera ai programmi di navigazione satellitare Galileo ed EGNOS. A spingere in tale direzione sono stati in particolare gli interessi economici della Svizzera e diverse ragioni legate alla politica estera e di sicurezza. I negoziati saranno avviati presumibilmente nella seconda metà del 2009.

A differenza del sistema satellitare globale di navigazione statunitense GPS, quello europeo, denominato Galileo, è controllato dalle autorità civili. Basandosi su una trentina di satelliti e su specifiche stazioni terrestri, presumibilmente dalla fine del 2013, il sistema consentirà su scala mondiale una navigazione più precisa rispetto al GPS. EGNOS, il sistema regionale di navigazione satellitare, migliora la precisione e l’affidabilità dei segnali provenienti da sistemi di satelliti come il GPS.

La partecipazione della Svizzera ai programmi avverrà in maniera graduale. Con un primo accordo, la Svizzera intende ottenere condizioni ottimali nei bandi di concorso per le industrie elvetiche attive nel settore aerospaziale e dei servizi e assicurarsi il diritto di partecipare e di essere consultata negli organi europei preposti all’elaborazione e allo sviluppo dei programmi. Intende inoltre poter disporre di un ampio accesso ai servizi del sistema.

I costi della partecipazione parziale della Svizzera, che verranno affrontati nel quadro dei negoziati, saranno comunque decisamente inferiori a quelli di una piena partecipazione.

In una fase successiva, le commissioni parlamentari della politica estera (CPE) e dei trasporti e delle telecomunicazioni (CTT) verranno consultate in merito al mandato che sarà considerato formalmente approvato solo dopo consultazione della CPE. I negoziati potranno iniziare non appena l’Ue avrà approvato il suo mandato.

Interessi molteplici

Galileo ed EGNOS sono originariamente due progetti lanciati congiuntamente dall’Ue e dall’Agenzia spaziale europea (ESA) a cui, finora, la Svizzera ha partecipato in veste di membro dell’ESA. La direzione globale dei progetti passerà progressivamente all’Ue; pertanto sia Berna che Bruxelles hanno manifestato il loro interesse a regolamentare mediante accordo la futura partecipazione elvetica ai programmi.

Galileo permetterà l’indipendenza europea dal sistema GPS controllato dalle autorità militari statunitensi, garantendo quindi la disponibilità di dati precisi anche in tempo di crisi. La partecipazione della Svizzera mediante accordo rispecchia la stretta collaborazione del nostro Paese con l’Ue sia a livello politico che strategico. Inoltre, partecipando ai programmi, la Svizzera intende creare le migliori condizioni possibili sul promettente mercato della navigazione satellitare per le sue industrie attive nel settore aerospaziale e dei servizi.

La navigazione satellitare presenta diverse possibilità d’impiego, per esempio nel settore dei trasporti (gestione e controllo del traffico aereo, marittimo, ferroviario e stradale), nel ramo bancario e assicurativo (codificazione e firma elettronica nell’ambito del commercio elettronico), nel settore energetico (sincronizzazione delle reti in vista di un’ottimale produzione e distribuzione dell’elettricità) come anche a livello di protezione civile (ad es. supporto agli interventi della polizia, dei vigili del fuoco e del servizio sanitario).


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Ultima modifica 19.07.2023

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