Berna, Comunicato stampa, 24.01.2009

Per la prima volta dallo scoppio del conflitto armato del 27 dicembre 2008, ieri una squadra della Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) ha ottenuto l’accesso alla Striscia di Gaza. In tutto sono attualmente impegnate tre squadre per dare avvio all’aiuto d’urgenza della Svizzera nella Striscia di Gaza.

Tre persone sono entrate nella Striscia di Gaza passando dal punto di controllo di Erez, nel nord. Assieme a un collaboratore locale della DSC e alle reti partner, stanno attualmente chiarendo i bisogni umanitari e dando avvio all’aiuto d’urgenza per la popolazione palestinese. L’accesso alla Striscia di Gaza rimane fortemente limitato per persone e merci ed è possibile solamente con l’autorizzazione delle autorità israeliane (valichi di Erez e Kerem Shalom) e delle autorità egiziane (valico di Rafah). 

L’aiuto umanitario nella Striscia di Gaza si focalizza ora sull’approvvigionamento di base nei settori dell’acqua, del cibo, della medicina e dell’alloggio. Ulteriori priorità sono le scuole e il sostegno psicologico, in particolare per i bambini. Secondo quanto indica il Ministero della Sanità palestinese, il conflitto armato è costato la vita a 1314 persone, di cui 412 bambini, mentre 5300 sono state ferite. L’infrastruttura pubblica è gravemente danneggiata e migliaia di persone hanno perso l’abitazione. 

È previsto di trasferire dalla Striscia di Gaza al Caritas Baby Hospital di Betlemme venti bambini piccoli palestinesi che necessitano di cure mediche specialistiche. Il  Caritas Baby Hospital è infatti l’unico ospedale nei Territori palestinesi occupati in grado di accogliere questi piccoli pazienti. Manca ancora l’autorizzazione. 

Un primo trasporto di mezzi di soccorso svizzeri è giunto alla frontiera egitto-israeliana e da due giorni è pronto a entrare in Israele. Il prosieguo del viaggio è previsto per domani domenica. Sarà uno dei primi rifornimenti di aiuti che non siano medicinali attraverso l’Egitto a utilizzare un canale di trasporto organizzato dall’ONU. Altre merci quali generi alimentari, articoli d’igiene, materassi e teloni in plastica vengono attualmente acquistate a Il Cairo e predisposte al trasporto. A tale scopo, una squadra del DSC composta da tre specialisti della logistica è impegnata in Egitto. Inoltre, dalla Giordania, in collaborazione con la Jordan Hashemite Charity Organisation, vengono forniti oltre 4000 materassi. 

A Il Cairo sono giunti tutori per il trattamento di fratture destinati al Shifa Hospital di Gaza City, una fornitura resa possibile dalle ditte Synthes e Stryker e dal Dipartimento della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS). L’Ospedale Ziegler di Berna si è occupato di sterilizzarli e impacchettarli prima del trasporto. Appena vi saranno le autorizzazioni d’ingresso, una squadra composta da  tre persone del Corpo svizzero di aiuto umanitario porterà il materiale nella Striscia di Gaza attraverso l’Egitto.

 In tutto sono ora impegnate dieci persone suddivise in tre squadre di pronto intervento (SPI) dell’Aiuto umanitario della Confederazione. Un altro svizzero è stato messo a disposizione per tre mesi del Programma alimentare mondiale dell’ONU quale esperto di logistica. Per l’attuale crisi nella Striscia di Gaza la DSC  ha finora impiegato 4,25 milioni di CHF supplementari, di cui 3 milioni destinati all’agenzia delle Nazioni Unite per i profughi della Palestina (UNWRA) e 1 milione per acquisti di mezzi di soccorso da parte della stessa DSC. Il budget ordinario per i Territori palestinesi occupati ammonta a 21 milioni di CHF all’anno.


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