Finanze

Il Parlamento e il Consiglio federale mettono a disposizione della cooperazione internazionale della Svizzera un totale di 11,25 miliardi CHF per il periodo 2021-2024. Di questa cifra, 120 milioni possono essere utilizzati in modo flessibile in situazioni straordinarie. 

Il Parlamento decide ogni quattro anni l’importo dei fondi da destinare alla cooperazione internazionale della Svizzera (CI). Il budget comprende cinque crediti quadro:

  1. aiuto umanitario (Direzione dello sviluppo e della cooperazione DSC)
  2. cooperazione allo sviluppo (DSC)
  3. cooperazione allo sviluppo Est (DSC/ Segreteria di Stato dell’economia SECO)
  4. cooperazione economica allo sviluppo (SECO)
  5. promozione della pace e sicurezza umana (Divisione Sicurezza umana DSU)

Per il periodo corrente della Strategia di cooperazione internazionale 2021–2024 della Svizzera, il Consiglio federale e il Parlamento stanziano a favore della CI un totale di 11,25 miliardi CHF. 

Impiego flessibile dei fondi per la CI

Le situazioni straordinarie, come la pandemia di COVID-19 o le emergenze umanitarie, richiedono una risposta rapida e flessibile da parte della CI. In caso di necessità, la DSC può pertanto effettuare trasferimenti tra i crediti quadro «aiuto umanitario» e «cooperazione allo sviluppo» fino a un massimo di 120 milioni CHF.

Aiuto pubblico allo sviluppo (APS)

Nel 2011 il Parlamento ha deciso che l’aiuto pubblico allo sviluppo (APS) della Svizzera doveva ammontare allo 0,5% del reddito nazionale lordo (RNL). Secondo le stime attuali, nel 2021-2024 l’APS della Svizzera dovrebbe ammontare a circa lo 0,46% dell’RNL. L’APS comprende tutti i contributi della Confederazione, dei Cantoni e dei Comuni destinati a sostenere altri Paesi nel loro sviluppo sociale ed economico. La DSC, la SECO e la DSU coprono circa il 70% dell’APS svizzero, una parte del quale – che nel 2018 era pari a quasi il 10% – deriva dai costi dell’assistenza ai richiedenti l’asilo nel corso del loro primo anno di soggiorno in Svizzera.