Relazioni con l’UE: il Consiglio federale esamina nuovi approcci sulla risoluzione delle controversie

Comunicato stampa, 31.01.2018

In occasione della seduta del 31 gennaio 2018 il Consiglio federale ha tenuto un dibattito approfondito sulla politica europea. I temi di discussione sono stati, in particolare, la situazione attuale, gli obiettivi a medio e lungo termine della politica svizzera nei confronti dell’Unione europea (UE) e le prassi adottate. L’Esecutivo intende approfondire le relazioni politiche ed economiche con l’UE. Nell’ambito dei negoziati sta quindi valutando nuovi approcci sulla risoluzione delle controversie. A tal proposito, il Consiglio federale vuole elaborare soluzioni che possano trovare un ampio consenso a livello di politica interna. Ha inoltre nominato Roberto Balzaretti, attualmente capo della Direzione del diritto internazionale pubblico, nuovo direttore della Direzione degli affari europei (DAE), funzione che assumerà il 1° febbraio 2018. Balzaretti, cui è stato conferito il titolo di segretario di Stato, sarà inoltre responsabile del coordinamento di tutti i negoziati con l’UE.

Le relazioni con l’Unione europea sono di vitale importanza per la Svizzera, Paese situato nel cuore dell’Europa: è quanto ha ribadito il Consiglio federale nella sua seduta odierna. L’Esecutivo intende rafforzare e approfondire le relazioni con l’UE e punta in particolare a un accesso ampio e garantito al mercato interno europeo nonché a una maggiore certezza giuridica. Si tratta di due aspetti strettamente legati tra loro: gli interessi della Svizzera, infatti, consistono nel poter accedere ai segmenti del mercato interno europeo rilevanti per l’economia del Paese in virtù di una base giuridica chiara. Una regolamentazione dei relativi aspetti istituzionali rientra pertanto negli interessi della Svizzera.

Tutela degli interessi a lungo termine della Svizzera
Nonostante i recenti progressi in determinati dossier, alcune questioni, come quella del meccanismo di risoluzione delle controversie nei negoziati, non sono ancora state chiarite per ragioni sia di politica interna sia di politica estera. Occorre elaborare soluzioni che consentano di tutelare gli interessi del Paese nel medio e nel lungo periodo, che siano realizzabili sul piano della politica estera e che incontrino il sostegno della maggioranza su quello della politica interna. Il Consiglio federale intende a tal proposito avanzare proposte per compiere progressi nei negoziati.


Il legame tra accesso al mercato e certezza giuridica
In questo contesto il Consiglio federale ha valutato varie opzioni che prevedono la negoziazione parallela di nuovi accordi e dei rapporti istituzionali con l’UE. Da parte della Svizzera vi è un forte interesse nei confronti di una base giuridica solida e omogenea che disciplini le sue relazioni con l’UE. Si tratta di un elemento essenziale per la piazza economica svizzera e il settore finanziario. Le questioni tecniche, come il riconoscimento dell’equivalenza delle borse, non devono essere considerate dall’UE su un piano politico, diversamente da quanto deciso nel dicembre 2017. Disciplinando le questioni istituzionali si consoliderebbero gli accordi bilaterali vigenti nel settore del reciproco accesso al mercato e si costituirebbe una base per l’ulteriore sviluppo delle relazioni economiche tra la Svizzera e l’UE. Il Consiglio federale esaminerà nuovamente in quali settori la Svizzera intende concludere nuovi accordi di accesso al mercato o di cooperazione.

Durante la discussione, il Consiglio federale ha valutato nuovi elementi in materia di risoluzione delle controversie, tenendo conto delle nuove proposte avanzate dal presidente della Commissione europea in occasione della sua visita a Berna il 23 novembre scorso.

Nuova organizzazione al DFAE
Alla luce delle sfide nella politica europea il Consiglio federale ritiene indispensabile un adeguamento dell’organizzazione del DFAE, in particolare mediante un accorpamento di quei settori che, all’interno del Dipartimento, si occupano degli affari europei. Il DFAE è stato incaricato di preparare, entro la primavera del 2018, una bozza sui necessari adeguamenti delle basi giuridiche in vista di un cambiamento organizzativo.

Il Consiglio federale ha infine constatato come i negoziati con l’UE, in modo particolare il dossier sulle questioni istituzionali, siano difficilmente accessibili all’opinione pubblica a causa del loro carattere talvolta molto tecnico. Per questo motivo, in futuro sarà prestata maggiore attenzione alla comunicazione in materia di politica europea. A tal proposito saranno essenziali il coordinamento tra i dipartimenti e un’armonizzazione delle dichiarazioni nelle questioni riguardanti gli affari europei. Roberto Balzaretti assumerà da subito il coordinamento di tutti i negoziati con l’Unione europea al posto di Pascale Baeriswyl, che in qualità di segretaria di Stato e capo della Direzione politica continuerà a occuparsi degli altri settori di attività del DFAE. Dal 1° febbraio 2018 Balzaretti sarà anche a capo della Direzione degli affari europei. Il direttore uscente della DAE, l’ambasciatore Henri Gétaz, è stato nominato segretario generale dell’AELS.


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