La Svizzera intensifica l’impegno nella lotta contro l’AIDS, la malaria e la tubercolosi: Ignazio Cassis annuncia lo stanziamento di sette milioni in più

10.10.2019

Ogni anno sono 2,5 milioni le vittime dell’AIDS, della malaria e della tubercolosi, soprattutto nei Paesi a basso e medio reddito. Durante una conferenza dei Paesi donatori promossa dal presidente francese Emmanuel Macron, che si è svolta giovedì a Lione, il consigliere federale Ignazio Cassis ha annunciato un aumento del contributo svizzero al Fondo globale per la lotta contro l’AIDS, la tubercolosi e la malaria pari a sette milioni di franchi. Il Fondo, con sede a Ginevra, è un partner multilaterale prioritario della cooperazione internazionale della Svizzera.

Conferenza dei donatori del Fondo globale per la lotta contro l’AIDS, la tubercolosi e la malaria: Ignazio Cassis annuncia un aumento del contributo svizzero.
Conferenza dei donatori del Fondo globale per la lotta contro l’AIDS, la tubercolosi e la malaria: Ignazio Cassis annuncia un aumento del contributo svizzero © DFAE

La Svizzera segue con preoccupazione l’aumento delle ostilità nel Nord-Est della Siria. Un’ulteriore escalation avrebbe gravi conseguenze per la popolazione civile, già in grande difficoltà, e potrebbe destabilizzare ancora di più la situazione in Siria e nella regione. Per questo, la Svizzera chiede a tutte le parti di rispettare il diritto internazionale e, in particolare, lo Statuto delle Nazioni Unite, il diritto internazionale umanitario e i diritti umani. Il DFAE ha espresso questa posizione nei confronti delle parti interessate.

La protezione della popolazione e delle infrastrutture civili e l’accesso umanitario immediato, duraturo e privo di ostacoli alle persone nel bisogno devono essere garantiti in ogni momento.

La Svizzera fa appello alle parti coinvolte affinché riprendano i negoziati per allentare le tensioni e risolvere i conflitti politicamente. I fattori all’origine del conflitto in Siria possono essere eliminati in modo duraturo solo attraverso un processo di pace nel quadro dell’ONU. L’intenzione del segretario generale dell’ONU di convocare a Ginevra un comitato costituzionale siriano sarebbe un primo passo verso una soluzione politica del conflitto. La Svizzera sostiene attivamente questo processo.