Lo sviluppo sostenibile e la sua promozione da parte della Confederazione costituiscono un mandato costituzionale (artt. 2, 54 e 73 Cost.). Dal 1997 il Consiglio federale stabilisce i suoi obiettivi politici per l'attuazione dello sviluppo sostenibile in Svizzera tramite una strategia volta a fornire un quadro di orientamento per settori importanti, al fine di garantire a livello federale una politica coerente per lo sviluppo sostenibile. Tale politica prevede un coordinamento delle attività nell’ambito dei diversi livelli dello Stato e una collaborazione con i partner dell’economia, della società civile e del mondo scientifico.
La quinta Strategia per uno sviluppo sostenibile, che fa parte del Messaggio sul programma di legislatura 2016–2019, attribuisce grande importanza all’Agenda 2030, ne condivide gli obiettivi principali e in futuro prevede di rafforzare maggiormente questo coordinamento. A lungo termine, infatti, la Svizzera mira a un orientamento il più coerente possibile con l'Agenda 2030, al fine di garantire il contributo della Svizzera al raggiungimento degli Obiettivi per uno sviluppo sostenibile entro il 2030.
Piano di azione e coordinamento globale
Per raggiungere gli obiettivi prefissati, la Strategia dispone di un piano di azione con misure di politica interna suddiviso in nove campi di intervento tematici che fanno riferimento ad ambiti politici prioritari dello sviluppo sostenibile. I campi di azione comprendono, ad esempio, la competitività e la resilienza dei sistemi economici e finanziari della Svizzera, la salvaguardia delle risorse naturali, la coesione sociale e l’uguaglianza di genere.
L’Ufficio federale dello sviluppo territoriale (ARE) è responsabile della politica in materia di sviluppo sostenibile a livello federale e della Strategia per uno sviluppo sostenibile. Il coordinamento interno alla Confederazione è di competenza del Comitato Interdipartimentale sullo sviluppo sostenibile (CISvS) e coinvolge circa 35 unità amministrative federali.