Dopo quattro giorni di discussioni, i partecipanti alla terza Conferenza internazionale sul finanziamento dello sviluppo tenutasi nella capitale etiope Addis Abeba, i partecipanti si sono accordati su una serie di soluzioni:
• coinvolgere maggiormente l’economia privata per raggiungere uno sviluppo sostenibile globale.
• facilitare il trasferimento di tecnologie verso i Paesi in via di sviluppo.
• promuovere nuovi modelli di finanziamento pubblici-privati.
• facilitare le rimesse dei migranti nei loro Paesi di origine, in particolare riducendo i costi di trasferimento del denaro.
• promuovere la restituzione degli averi dei potentati.
• rafforzare la cooperazione internazionale in materia fiscale.
Gli obiettivi principali della conferenza sono così stati raggiunti. «Questi risultati spianano la strada a una modernizzazione della cooperazione internazionale. I partenariati e i modelli di finanziamento definiti ad Addis Abeba incideranno notevolmente sugli sforzi internazionali volti a superare la povertà e le disparità», ha affermato l’ambasciatore Manuel Sager, capo della delegazione svizzera e direttore della Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC). Sager ritiene inoltre che la conferenza tenutasi nella capitale etiope abbia aperto la strada all’approvazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS / SDGs Sustainable Development Goals) in occasione del vertice dedicato all’agenda post-2015 a New York. La Svizzera si è impegnata sin dall’inizio nell’elaborazione degli obiettivi di sostenibilità e dei meccanismi di finanziamento comuni. In particolare la Svizzera chiedeva un maggiore coinvolgimento delle aziende private nel finanziamento dello sviluppo, richiesta che ad Addis Abeba è stata accolta favorevolmente.
Gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (OSM) scadono alla fine dell’anno. Per il futuro la comunità internazionale ha scelto un approccio diverso: mentre gli OSM mettevano in primo piano la lotta alla povertà estrema nei Paesi in via di sviluppo, gli OSS comprenderanno anche una dimensione economica, sociale e ambientale. Dovranno inoltre valere per tutti gli Stati, perché molti problemi, tanto al Sud quanto al Nord, dipendono dallo sviluppo globale, come dimostra il cambiamento climatico in atto.
La Svizzera si è particolarmente impegnata per la riuscita della conferenza di Addis Abeba e per gli OSS. L’ambasciatore Michael Gerber, che ha partecipato alla conferenza in qualità di responsabile dei negoziati per l’agenda post-2015 e per il finanziamento dello sviluppo, fa notare che ora il processo entra nella sua fase decisiva. «L’intesa raggiunta ad Addis Abeba su un nuovo quadro di attuazione e di finanziamento costituisce la base per l’adozione della nuova agenda per uno sviluppo sostenibile in settembre a New York e per un nuovo trattato sul clima in dicembre a Parigi», afferma Michael Gerber, che aggiunge: «In questi due processi le trattative rimarranno difficili, Addis Abeba ha però confermato che tutte le cerchie coinvolte ambiscono fortemente al passaggio verso uno sviluppo sostenibile globale».
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