Transito

Code di autocarri in attesa a 15km dal portale nord della Galleria del San Gottardo © Nikolaus Wächter / imagepoint

I popoli hanno sempre trovato un modo per attraversare le Alpi, ma prima dell’avvento dei mezzi di trasporto motorizzato, i più viaggiavano per commercio, affari importanti o a causa di guerre. Si trattava comunque di un numero relativamente piccolo. Oggi, milioni di persone attraversano le Alpi ogni anno, creando problemi che i nostri antenati non avrebbero mai neanche immaginato.

Il numero dei veicoli che transitano sui passi o per i trafori alpini, è aumentato di più di dieci volte negli ultimi 25 anni. Le strade delle valli sono soffocate dal traffico e l’aria è soffocata dalle esalazioni.

Il nodo del problema è che troppo traffico è dipendente dalle vie alpine. L’Italia, per esempio, non ha altra scelta per la maggior parte delle esportazioni ed importazioni.

L’Italia non comporta solo traffico dovuto al trasporto di merci, è anche una delle mete preferite dagli svizzeri, e dai nordeuropei in generale, per le vacanze. Ed i vacanzieri preferiscono viaggiare in macchina.

Anche quando i trafori sono aperti, specialmente in corrispondenza di periodi festivi, spesso si formano lunghe code.

La Svizzera condivide con Francia ed Austria le principali vie di transito verso l’Italia. Qualsiasi azione intrapresa in un paese provoca conseguenze in tutti gli altri. Tale fatto diventò palese dopo la chiusura triennale del traforo del Monte Bianco in seguito ad un devastante incendio nel 1999 e la seppur breve chiusura del tunnel del Gottardo per la stessa ragione nel 2001. Il traffico dovette essere ridiretto, forzando al limite la capacità degli altri trafori. L’intero sistema di trasporto tra l’Italia ed il nord dell’Europa potrebbe un giorno arrivare al collasso qualora si verificasse un grave imprevisto.